mercoledì 4 maggio 2011

Patrizia Sperlonga candidata nella lista "Insieme per Pontinia" con Tombolillo Sindaco

Patrizia Sperlonga candidata a consigliere nella lista “Insieme Per Pontinia” con Tombolillo sindaco, ci parla del motivo della sua candidatura.

Molti i progetti avviati che vorrei vedere conclusi, per esempio il Museo demo-etno antropologico di Piazza Kennedy che in questi giorni è stato oggetto di una fase risolutiva, la ditta che dovrà curare l'allestimento, inizierà a breve i lavori. L'esperienza di progettualità del museo, che ha richiesto un dispiego di energie, porterà una maggiore dinamicità e ricchezza culturale alla città. Ci tenevo in qualche modo a vedere la risoluzione, che avverrà a dicembre con l'inaugurazione. Questo in particolare mi ha indotto ad accettare di nuovo la candidatura e tanti altri percorsi che sono in itinere, altre sperimentazioni culturali nelle scuole, progetti musicali, il cineforum stesso, l'idea che non è mai tramontata di fare del teatro Fellini il cinema, di farlo tornare all'origine come cinema-teatro.

Oltre all'impegno con l'assessorato alla cultura e all'istruzione, con che cosa vuole contribuire alla crescita di Pontinia?

Un altro argomento che porterò in amministrazione comunale sarà quello di estendere i servizi alle zone rurali limitrofe, parliamo di una continuità più prossima tra il centro e le campagne. Per esempio estendere la rete dei trasporti, per integrare i ragazzi delle campagne a fare sport in città, perché le molte cose che si fanno a Pontinia devono essere fatte per tutti i cittadini. Un'altra sfida è quella della viabilità, ci sono molte strade delle zone rurali, tra cui Campo Ioso, da sistemare. Il sogno è quella di fare una città diffusa comprendendo tutte le aree di campagna che a oggi hanno usufruito solo in parte dei servizi. Ciò che possiamo beneficiare qui al centro della città ne possono beneficiare anche nelle campagne, non si devono sentire esclusi. Chiaro non puoi fare un palazzetto dello sport o il teatro in campagna.

Si potrebbero far partecipare le persone delle zone limitrofe agli eventi culturali della città, aumentando i servizi di trasporto, ma anche il contrario, ovvero portare le persone della città in campagna, ha mai pensato di creare eventi culturali itineranti?

La creazione di eventi culturali itineranti è stata già pensata e realizzate nelle passate amministrazioni, ma quello di cui premo, è dare la possibilità di servizi fissi alle persone che vivono nelle zone limitrofe come nel centro urbano.

Se vincerete le elezioni, pensa di rimanere nel settore della cultura o ha altre idee in programma?

Non ho preclusioni, sono anche molto sensibile al tema del lavoro, e mi sento di poter affrontare qualsiasi tematica perché in venti anni di politica ho seguito tanti procedimenti, con la buona volontà si riescono ad ottenere anche tanti finanziamenti, come è successo per il GAL.

Nel settore della cultura il suo impegno l'ha portata a concretizzare molte idee in questi anni, cosa farebbe se cambiasse settore amministrativo?

Ho molte idee, dovute anche all'esperienza, le esigenze della città le conosco bene. Noi abbiamo avuto nella passata amministrazione delle defaiance, ci sono stati assessori che hanno sospeso il loro incarico, altri che non hanno portato a termine i loro impegni e quindi è successo che mi sono fatta carico del lavoro degli altri, e questo è servito ad estendere le competenze e riconoscermi delle capacità.

Il Documento programmatico è ricco di progetti per la cultura, dal Museo contemporaneo nella torre idrica, a quello demo-etno antropologico in piazza Kennedy, alla volontà di restauro e conversione del teatro nel suo stato originale di Cinema-Teatro, fino al Gal, potrebbe spiegarci meglio cos'è?

Sono nate come misure regionali per contribuire al miglioramento della qualità della vita in ambito agricolo, successivamente si sono diversificate e nell'ultimo bando si è voluto sottolineare e beneficiare l'aspetto ambientale. L'amministrazione ha presentato tre progetti diversi che prevedevano: l'informatizzazione delle aziende agricole, agevolare la filiera corta e riqualificare l'area di interesse naturale dei laghi dei Gricilli. La regione Lazio ha preferito finanziare con 270 mila euro quest'ultimo mettendoci in rete con gli altri comuni della provincia: Sonnino, Sabaudia, Priverno, Prossedi. Si tratta di una pubblicizzazione dell'entro terra, cercando di creare un flusso di turisti verso un area dall'interesse naturale notevole. Il progetto realizzato insieme all'agronomo del comune è stato chiamato “la via dei laghi e del mare”. Salvaguardare un ambiente e renderlo fruibile, caratterizzando un percorso che si basi sul tema dell'acqua, infatti il progetto si collega alla struttura delle idrovore di Mazzocchio. Si tratta quindi di una pubblicizzazione dei siti. Il progetto prevede una realizzazione in sei mesi.

Quindi da dicembre il Museo verrà inaugurato e aperto al pubblico, come si è svolto il lavoro di museologia?

I reperti sono stati reperiti durante un ampia campagna di ricerca condotta da Alessandro Cocchieri (il direttore del museo), Federica Neri e io come assessore alla cultura sono stata il punto di raccordo con altre persone del luogo che ci hanno fornito i materiali. Una grossa mano l'abbiamo avuta dall'archeologa Anastasia, gli oggetti sono già stati tutti selezionati e catalogati, il comitato scientifico: Galeazzi, Raponi e Merzagola stanno finendo il lavoro di scrittura dei testi dei reperti. Abbiamo avuto anche la collaborazione con il Parco Nazionale del Circeo, che ci curerà la ricostruzione dell'ambiente lacustre. Abbiamo molti collaboratori, aspettiamo di vedere la fine dell'opera.

Sarà quindi un museo statico o dinamico?

Le ali del museo sono due e avendo anche l'aula multimediale all'interno, anche se gli ambienti sono piccoli, sarà comunque possibile fare delle mostre d'arte contemporanea. Sarà un museo che si rinnoverà periodicamente. Chi andrà a gestire il museo sarà in grado di proporre delle mostre contemporanea per interagire con il pubblico. Inoltre, la torre idrica sarà nostra intenzione di creare un Centro Culturale Contemporaneo, così come è nostra intenzione di comprare il podere sulla Migliara 48 per creare un “infopoint” e se è possibile mettere in rete queste realtà, facendo diventare Pontinia una città museo.

Cosa vuole comunicare ai giovani?

Con tutte queste iniziative ne beneficerà il mondo del lavoro e i giovani con le loro adeguate competenze e capacità. I giovani potranno lavorare come guide turistiche, nei musei, in biblioteca, oltre all'indotto economico locale che si creerà. Noi pensiamo che se si sostenesse il settore turistico, si creerebbe un ambiente più maturo, più moderno e più produttivo, beneficiandone l'intero territorio. In campagna privilegiando le produzioni tipiche eno-gastronomiche e in città farne un richiamo turistico, altrettanto di giorno con i musei e di sera con le manifestazioni. Questo garantirà una città moderna.


Intervista di: Gianpaolo Danieli
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